Il Master, organizzato dall'Università degli Studi di Milano, in
collaborazione con altri Atenei e con diversi professionisti del settore,
è progettato per rispondere ad una duplice esigenza: da un lato
il mercato del lavoro richiede sempre più figure professionali
caratterizzate
da una solida preparazione di base fisico-matematica-computazionale e da
una conoscenza critica delle moderne problematiche economico-finanziarie;
al tempo stesso l'accademia è alla ricerca di nuovi settori di
ampliamento
della propria offerta formativa e di tematiche di ricerca, a valenza
interdisciplinare,
che permettano di rafforzare e approfondire la sua interazione con il mondo
economico-produttivo.
In particolare, la relazione tra le scienze fisiche ed economiche affonda le
proprie radici all'indietro nel tempo, fin da quando famosi economisti del
passato si sono esplicitamente ispirati ai principi della fisica newtoniana
e della meccanica statistica. Solo, peró, in anni molto recenti fisici ed
economisti hanno incominciato ad interagire in maniera più sistematica ed
approfondita. Da questa interazione è emerso un nuovo ramo
interdisciplinare,
che coniuga la finanza quantitativa e la matematica finanziaria classiche
con i potenti metodi quantitativi sviluppati in settori come la meccanica
statistica, la dinamica non lineare, la fisica della materia condensata,
la fisica nucleare e delle alte energie, e li applica all'analisi dei mercati
e dei prodotti finanziari.
Le caratteristiche peculiari del bagaglio culturale dei fisici, come la solida
preparazione scientifica, la naturale propensione alla modellizzazione di
problemi complessi, il forte background numerico-computazionale e
l'orientamento
al problem solving, risultano essere elementi ad alto valore aggiunto
in questo settore, ove a partire dalla fine degli anni 70 si sono
progressivamente
introdotti sofisticati modelli matematici per la gestione del rischio ed
il pricing di strumenti finanziari derivati. La crescita del mercato e della
competitività hanno favorito negli anni '90 un vasto fenomeno di
trasferimento
di profili di tipo fisico-matematico provenienti dalla ricerca accademica
(Ph.D. in particolare) verso le istituzioni finanziarie, in particolare negli
Stati Uniti ed Inghilterra (per ulteriori approfondimenti si veda ad es.
il noto articolo
Physicists in Finance
, R. Pimbley, Physics Today, Jan. 1997).
Il fenomeno è giunto anche nel nostro paese
verso la fine degli anni '90, ove ha trovato fertile terreno grazie all'ammodernamento
e all'internazionalizzazione del settore finanziario indotto dall'entrata
in vigore delle nuove norme dell'Unione Europea. Non esistono indagini quantitative
sull'argomento, ma una stima approssimativa e prudenziale dei fisici inseriti
in istituzioni finanziarie italiane potrebbe essere dell'ordine di 100 unità,
di cui la maggior parte concentrate nel polo finanziario Milanese.
A fronte
di ció, nel panorama accademico italiano, e milanese in particolare, non
esiste in questo momento, a parte alcune recentissime eccezioni, un'offerta
specifica volta alla formazione di questi profili professionali. Offerte
solo parzialmente paragonabili sono proposte in ambito economico e matematico.
Per una comparazione dettagliata fra le varie offerte disponibili si veda
il relativo paragrafo.
Il
presente progetto si propone di integrare e valorizzare in modo naturale
diverse competenze e realtà presenti all'interno del nostro Ateneo (in particolar
modo nei Dipartimenti di Fisica e Matematica) e si avvale dell'esperienza
acquisita e dei diversi contatti già attivati con professionisti del mondo
della finanza. Ci si riferisce, in particolare, al progetto per un ''Laboratorio
Integrato su Sistemi Complessi'' (LISC) presentato nell'estate 2002 e
al Laboratorio di Calcolo e Multimedia attivo da più anni all'interno
del Dipartimento di Fisica di questo Ateneo.
Il
LISC ha come obiettivo principale quello di promuovere e sostenere
la ricerca interdisciplinare su diverse problematiche relative a sistemi
caratterizzati da un numero molto elevato di gradi di libertà e il cui studio
richiede, quindi, l'utilizzo sia di metodi di simulazione che di un approccio
analitico ed assiomatico. Per il raggiungimento di tali obiettivi ci si basa
sul contributo di diversi ricercatori e docenti di questo Ateneo attivi in
campi diversi (principalmente fisica, matematica, biologia, informatica teorica)
e sui numerosi contatti con ambienti di ricerca internazionali e con il mondo
professionale.
Il
Laboratorio di Calcolo e Multimedia ha permesso di sviluppare
all'interno del Dipartimento di Fisica una serie di competenze informatico-computazionali
che hanno reso possibile la realizzazione di progetti tecnologici innovativi
(come lo sviluppo di un sistema di videoconferenza digitale e l'allestimento
di un cluster beowulf di calcolo parallelo). Nell'ambito di questo laboratorio
si è svolto negli anni scorsi il corso di Metodi Computazionali della Fisica,
che è stato caratterizzato da un approccio didattico basato essenzialmente
sull'interattività docente-studente. L'esperienza acquisita con successo
nell'utilizzo di questi metodi didattici è uno degli elementi basilari e
caratterizzanti che si intendono riproporre nell'ambito del Master. Proprio
nel corso di Metodi Computazionali è già stato attivato dall'anno accademico
2002/2003 un gruppo di lavoro su temi di finanza quantitativa (applicazione
di Metodi Monte Carlo al problema del pricing di opzioni e altri strumenti
finanziari derivati).
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